Latium Volcano vanta negli anni degli interventi di monitoraggio ambientale che amiamo definire "Basic Screening".
Questi monitoraggi e/o studi preliminari non hanno il compito e non possono sostituire i monitoraggi degli Enti preposti; ma hanno lo scopo di investigare eventuali problematiche ambientali da sottoporre successivamente all'attenzione delle Amministrazioni, dei Cittadini e degli Enti preposti alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e della salute della comunità.
In questa ottica nel 2010 nasce EducaRadon; un impegno della nostra associazione nello studio del Radon che, come stabilito dall'Istituto Superiore di Sanità, risulta essere la seconda causa che provoca il tumore ai polmoni dopo il fumo.
Questi monitoraggi e/o studi preliminari non hanno il compito e non possono sostituire i monitoraggi degli Enti preposti; ma hanno lo scopo di investigare eventuali problematiche ambientali da sottoporre successivamente all'attenzione delle Amministrazioni, dei Cittadini e degli Enti preposti alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e della salute della comunità.
In questa ottica nel 2010 nasce EducaRadon; un impegno della nostra associazione nello studio del Radon che, come stabilito dall'Istituto Superiore di Sanità, risulta essere la seconda causa che provoca il tumore ai polmoni dopo il fumo.
ll Radon [Rn] è un elemento chimico che in condizioni ambientali standard (T = 20°C - P=1 atm) si presenta in forma gassosa incolore, inodore, insapore, facilmente idrosolubile ed estremamente volatile. Rientra nel novero dei GAS NOBILI o RARI (VIII^ gr. Tavola Periodica) ed è prodotto dal decadimento radioatattivo di tre nuclidi principali che danno luogo ad altrettante famiglie radioattive: il Thorio 238, l’Uranio 235 e l’Uranio 238, quest’ultimo il più abbondante in natura.
Seguendo l’iter dei processi di decadimento dell’Uranio 238 è facile verificare come il Radon 222 si generi dal decadimento del Radio 222 con espulsione di un nucleo di elio equivalente ad una particella (alfa) a. La particella "a" è composta da due protoni e due neutroni legati da una forza “forte”; a causa della loro carica elettrica, interagiscono fortemente con la materia e quindi vengono facilmente assorbiti dai materiali.
Le rocce vulcaniche generano in continuazione Radon emettendo particelle alpha nell’ambiente; spesso la concentrazione maggiore si ha lungo superfici di frattura o frizione (faglie). È naturale aspettarsi che in territori di origine vulcanica quale quello dell’Apparato del Vulcano Laziale ove affiorano rocce come lave, tufi e pozzolane si possano trovare elevate concentrazioni di Radon nel terreno, le stesse che si rinvengono in alcune rocce vulcaniche utilizzate in passato nell’edilizia (es: Tufo Lionato). Per stimare in maniera più appropriata il livello di pericolosità del Radon, sarebbe comunque opportuno confrontare l'esposizione dell'uomo alla radioattività dovuta al Radon con quella di origini differenti. In generale si puo' comunque affermare che il Radon costituisce la maggiore causa di esposizione alle radiazioni, dannose all’organismo soprattutto per l’accumulo di alte concentrazioni in luoghi chiusi e poco areati.
Seguendo l’iter dei processi di decadimento dell’Uranio 238 è facile verificare come il Radon 222 si generi dal decadimento del Radio 222 con espulsione di un nucleo di elio equivalente ad una particella (alfa) a. La particella "a" è composta da due protoni e due neutroni legati da una forza “forte”; a causa della loro carica elettrica, interagiscono fortemente con la materia e quindi vengono facilmente assorbiti dai materiali.
Le rocce vulcaniche generano in continuazione Radon emettendo particelle alpha nell’ambiente; spesso la concentrazione maggiore si ha lungo superfici di frattura o frizione (faglie). È naturale aspettarsi che in territori di origine vulcanica quale quello dell’Apparato del Vulcano Laziale ove affiorano rocce come lave, tufi e pozzolane si possano trovare elevate concentrazioni di Radon nel terreno, le stesse che si rinvengono in alcune rocce vulcaniche utilizzate in passato nell’edilizia (es: Tufo Lionato). Per stimare in maniera più appropriata il livello di pericolosità del Radon, sarebbe comunque opportuno confrontare l'esposizione dell'uomo alla radioattività dovuta al Radon con quella di origini differenti. In generale si puo' comunque affermare che il Radon costituisce la maggiore causa di esposizione alle radiazioni, dannose all’organismo soprattutto per l’accumulo di alte concentrazioni in luoghi chiusi e poco areati.
RADON E SALUTE Gli effetti delle radiazione emesse dal decadimento radioattivo dell’isotopo Radon 222 sono confrontabili al tempo di esposizione a tali radiazioni. Come precedentemente riportato, il pericolo maggiore si ha all’interno di luoghi chiusi (piani semi-interrati, garage, cantine ecc..., da non sottovalutare neanche il piano terra) laddove il ricambio di aria non consente una diluizione del gas, avviene così che la concentrazione aumenta. In figura è riportata la distribuzione statistica della concentrazione media di particelle alpha rinvenuta in aree urbane su tutto il territorio nazionale differenziato per regioni.
Una lunga e persistente esposizione al gas Radon si traduce in danneggiamenti fisico-chimici al DNA delle cellule dell’epitelio polmonare e in un conseguente accumulo di particelle solide radioattive nei polmoni in grado di far degenerare i danni strutturali del DNA in cancro. Il Radon è considerato la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il tabacco (34%); sul territorio nazionale una percentuale compresa fra il 10-30% dei carcinomi polmonari è riconducibile ad esposizione al gas Radon.
Lo stato italiano in attuazione delle raccomandazioni 96/29/EURATOM ha emanato il Decreto Legislativo n. 241/2000 in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Nell'Agosto 2020 è entrato in vigore il D. Lgs. n. 101/2020.
Il D. Lgs. n. 241/2000 fissava dei valori soglia e delle norme di azione:
- Valore di soglia - Livello di azione: 500 Bq/mc. Al superamento di questo valore si deve provvedere al risanamento degli ambienti e alla protezione dei lavoratori, questo avvalendosi di un Esperto Qualificato.
- Concentrazione corrispondente all'80% del Livello di Azione: 400 Bq/mc. Occorre ripetere nuovamente la misura entro un anno.
- Concentrazione inferiore a: 400 Bq/mc. Si è entro i limiti e non si ha nessun altro obbligo di Legge.
Nel Settembre 2009 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato di dimezzare drasticamente i valori dettati dalla CE.
Dopo le rilevazioni del caso, effettuate negli ambienti domestici e/o di lavoro attraverso l’uso di apparecchi specifici, qualora si misurassero valori di radon superiori a quelli stabiliti per legge si devono attuare misure di prevenzione e protezione delle opere murarie a contatto col terreno di fondazione. Laddove si attuasse una campagna indagini in cui venissero rilevate in aree non ancora urbanizzate concentrazioni nel terreno maggiore dei limiti ammissibili per legge, tale territorio dovrebbe comunque essere sottoposto a vincolo e segnalato nel piano regolatore del comune che lo ospita.
Una lunga e persistente esposizione al gas Radon si traduce in danneggiamenti fisico-chimici al DNA delle cellule dell’epitelio polmonare e in un conseguente accumulo di particelle solide radioattive nei polmoni in grado di far degenerare i danni strutturali del DNA in cancro. Il Radon è considerato la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il tabacco (34%); sul territorio nazionale una percentuale compresa fra il 10-30% dei carcinomi polmonari è riconducibile ad esposizione al gas Radon.
Lo stato italiano in attuazione delle raccomandazioni 96/29/EURATOM ha emanato il Decreto Legislativo n. 241/2000 in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Nell'Agosto 2020 è entrato in vigore il D. Lgs. n. 101/2020.
Il D. Lgs. n. 241/2000 fissava dei valori soglia e delle norme di azione:
- Valore di soglia - Livello di azione: 500 Bq/mc. Al superamento di questo valore si deve provvedere al risanamento degli ambienti e alla protezione dei lavoratori, questo avvalendosi di un Esperto Qualificato.
- Concentrazione corrispondente all'80% del Livello di Azione: 400 Bq/mc. Occorre ripetere nuovamente la misura entro un anno.
- Concentrazione inferiore a: 400 Bq/mc. Si è entro i limiti e non si ha nessun altro obbligo di Legge.
Nel Settembre 2009 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato di dimezzare drasticamente i valori dettati dalla CE.
Dopo le rilevazioni del caso, effettuate negli ambienti domestici e/o di lavoro attraverso l’uso di apparecchi specifici, qualora si misurassero valori di radon superiori a quelli stabiliti per legge si devono attuare misure di prevenzione e protezione delle opere murarie a contatto col terreno di fondazione. Laddove si attuasse una campagna indagini in cui venissero rilevate in aree non ancora urbanizzate concentrazioni nel terreno maggiore dei limiti ammissibili per legge, tale territorio dovrebbe comunque essere sottoposto a vincolo e segnalato nel piano regolatore del comune che lo ospita.
Il caso in fugura è esemplificativo della contaminazione di aria e acqua destinate all’uso umano, in tali circostanze è necessario predisporre un intervento sanatorio per sigillare la struttura nei confronti del terreno circostante mediante l’utilizzo di resine speciali e attuando al tempo stesso metodologie di aereazione all’uopo progettate.
In base alla concentrazione annua di Radon si possono studiare per le abitazioni già esistenti delle strategie e migliori per mitigare il Rischio Radon. Questi interventi possono essere: > semplice areazione dei locali (in caso di concentrazione bassa); > areazione forzata dei locali (in caso di modeste concentrazioni); > trattamento con resine delle pareti e pavimenti + areazione forzata (alte concentrazioni). Le principali novità introdotte con la nuova Direttiva 2013/59/Euratom riguardano l’introduzione di livelli riferimento inferiori rispetto ai livelli di azione indicati dalla normativa italiana per gli ambienti di lavoro. In recepimento di questa Direttiva Europea, nell'Agosto 2020 il Governo Italiano ha emanato il D. Lgs. n. 101/2020 che stabilisce quanto segue: - valore non superiore a 300 Bq/mc per edifici già esistenti - valore non superiore a 200 Bq/mc per edifici di nuova costruzione (dal 2024). |
Per ulteriori info si rimanda al sito del Ministero della Salute: CLICCARE QUI ... >>
Per monitorare accuratamente la concentrazione di Radon in ambiente Indoor (ambienti chiusi) vanno prese in considerazioni molteplici varianti tra le quali:
La misura del RADON in abitazione privata e/o in ambienti lavorativi pubblici e privati può essere fatta con diversi metodi che, per la nostra esperienza, danno dei valori abbastanza simili all'interno degli errori strumentali:
- la concentrazione di radon varia all'interno della stessa giornata, varia all'interno di una settimana e varia stagionalmente nell'arco di un anno;
- la concentrazione di radon è funzione della pressione atmosferica; più è bassa la pressione atmosferica (inverno) e più aumenta la concentrazione nelle abitazioni;
- la concentrazione di radon è funzione anche della Temperatura; maggiore è la differenza di temperatura tra interno ed esterno della casa, più il radon viene richiamato all'interno dell'abitazione. Questo avviene specialmente in inverno quando la casa all'interno è più calda rispetto all'ambiente esterno generando quello che si chiama "effetto camino".
La misura del RADON in abitazione privata e/o in ambienti lavorativi pubblici e privati può essere fatta con diversi metodi che, per la nostra esperienza, danno dei valori abbastanza simili all'interno degli errori strumentali:
Una buona stima della concentrazione annua indoor è possibile ricavarla dalla presente tabella che tiene conto di uno studio della Bristol University – Department of Physics Bristol:
La tabella di conversione che tiene conto del periodo di esposizione per rapportare tale valore alla media annua attraverso un fattore correttivo che tiene conto della variabilità non solo climatica, ma anche di comportamento nelle diverse stagioni. Per esempio, una misurazione di Radon di 350 Bq/mc a marzo, attraverso questa tabella di può far stimare una concentrazione annua di circa 240 Bq/mc. La conversione del valore misurato su un periodo breve alla media annua, non richiede quindi una conversione lineare, ma dovrà tener conto dei fattori correttivi sopraesposti per meglio approssimare tale valore. E’ necessario sottolineare che i livelli di Radon variano notevolmente anche da un edificio all'altro che si trovano nella stessa strada e/o adiacenti. Il valore di concentrazione non dovrebbe essere ricavato se non da una misurazione realmente effettuata e mai riferita a quella di un vicino.
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COSA OFFRIAMO ai nostri associati o agli Enti:
> workshop informativi sul Radon;
> monitoraggi base con misura a campione (una settimana) o continuativa (mediata su n. 04 misurazioni settimanali nell'arco di 12 mesi).
Potete contattarci per mezzo email a: [email protected]
oppure telefonicamente alla nostra infoline: 340 5358402.
> workshop informativi sul Radon;
> monitoraggi base con misura a campione (una settimana) o continuativa (mediata su n. 04 misurazioni settimanali nell'arco di 12 mesi).
Potete contattarci per mezzo email a: [email protected]
oppure telefonicamente alla nostra infoline: 340 5358402.
VIDEO INFORMATIVI CONSIGLIATI SUL RADON
IL GAS RADON; video didattico informativo per docenti e studenti della scuola secondaria di II grado.
INTRODUZIONE AL TERRITORIO DI ROMA SUD E CASTELLI ROMANI con MAPPA CONCETTUALE sul GAS RADON
Attenzione: i limiti di legge della concentrazione di Gas Radon indoor sono cambiati successivamente a questo webinar. Con il D. Lgs. n. 101/2020 (Agosto) il limite massimo è passato da 500 a 300 Bq/mc nelle abitazioni esistenti e sarà di 200 Bq/mc nelle costruzioni a partire dal 2025.
Attenzione: i limiti di legge della concentrazione di Gas Radon indoor sono cambiati successivamente a questo webinar. Con il D. Lgs. n. 101/2020 (Agosto) il limite massimo è passato da 500 a 300 Bq/mc nelle abitazioni esistenti e sarà di 200 Bq/mc nelle costruzioni a partire dal 2025.
INTERVISTA TELEFONICA sul GAS RADON per il programma EARTHDAY FM 105.00 del 18/09/2019
Attenzione: i limiti di legge della concentrazione di Gas Radon indoor sono cambiati successivamente a questo webinar. Con il D. Lgs. n. 101/2020 (Agosto) il limite massimo è passato da 500 a 300 Bq/mc nelle abitazioni esistenti e sarà di 200 Bq/mc nelle costruzioni a partire dal 2025.
Attenzione: i limiti di legge della concentrazione di Gas Radon indoor sono cambiati successivamente a questo webinar. Con il D. Lgs. n. 101/2020 (Agosto) il limite massimo è passato da 500 a 300 Bq/mc nelle abitazioni esistenti e sarà di 200 Bq/mc nelle costruzioni a partire dal 2025.
WEBINAR sul GAS RADON del 29/04/2020
Attenzione: i limiti di legge della concentrazione di Gas Radon indoor sono cambiati successivamente a questo webinar. Con il D. Lgs. n. 101/2020 (Agosto) il limite massimo è passato da 500 a 300 Bq/mc nelle abitazioni esistenti e sarà di 200 Bq/mc nelle costruzioni a partire dal 2025.
Attenzione: i limiti di legge della concentrazione di Gas Radon indoor sono cambiati successivamente a questo webinar. Con il D. Lgs. n. 101/2020 (Agosto) il limite massimo è passato da 500 a 300 Bq/mc nelle abitazioni esistenti e sarà di 200 Bq/mc nelle costruzioni a partire dal 2025.
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